Il quadro è chiaro a Federico, quindi, e fino ad un certo punto anche condiviso da me – fino al punto, che incontro molto spesso con i miei clienti, dove dobbiamo passare dall’idea di “aggiungere qualcosa in più” al nostro bagaglio linguistico, all’idea di “eliminare gli ostacoli che ci impediscono di comunicare efficacemente”, come ad esempio gli schemi fisici, emotivi o cognitivi che limitano le nostre capacità di esprimerci.
Ci sarà tempo per tutto questo, ovviamente. Come sempre, dopo qualche mese ci accorgiamo che possiamo essere più precisi, più umili, e al tempo stesso più ambiziosi nel fissare i nostri obiettivi (nostri, perché come coach di lingue il mio mestiere si fonda su questo: costruire col cliente un obiettivo condiviso da entrambi, e quindi piacevole, efficace, sfidante ma raggiungibile). Ci sarà tempo, siamo solo alla sessione di prova con Federico. Il dilemma è altrove: come potrei mai dirgli che il suo inglese “italianizzato”, con le sue imperfezioni ed idiosincrasie potrebbe essere una risorsa importante, in un contesto internazionale sempre più appiattito su uno stile di comunicazione freddo e burocratico, fatto di numeri, proiezioni economiche e principi di Galles col busto ortopedico? Come potrei dirgli che la sfida è rendere il suo inglese efficace mantenendone quei piccoli difetti che, come lo strabismo della Gioconda, lo rendono inimitabile? Ecco che comincia, ancora una volta, una nuova partita del gioco senza frontiere del coaching….
AngeloFanelli
*Ex docente Bocconi ed ex professore di Management e Risorse Umane in diverse business school statunitensi ed europee, AngeloFanelli è nato a Perugia, dove vive e scrive libri (tra cui molto successo ha avuto il pamphlet ironico contro la globalizzazione intitolato “Fate Poco. Ovvero come un anziano settantaduenne mi convinse a mollare la gestione delle Risorse Umane per cercare una gestione umana delle risorse” (ed. liberopensatore.it, 2011), favole per bambini, spettacoli teatrali, e prodotti multimediali. Il suo ultimo libro uscito nel settembre 2017 si intitola “A Casa dello Yogi. Esperienze di yoga nell’ashram italiano” (ed. liberopensatore.it). Professionalmente, Angelo (www.communicationskill.it) lavora da anni come coach di comunicazione in inglese e francese e consulente aziendale.