Affrontare progetti, committenti o partner esteri comporta sfide che l’ingegnere può trovare anomale rispetto alla propria formazione:
- Convincere committenti esteri attraverso una presentazione pubblica in inglese;
- Gestire cantieri o team con soggetti provenienti da culture diverse;
- Fare l’imprenditore, “portare a casa” commesse e comunicare con chi non comprende il gergo tecnico ma ha l’ultima parola;
- Avere successo nei colloqui di lavoro;
- Fare “marketing” di proposte tecnicamente solide;
- Partecipare a bandi europei;
- Essere un leader che coordina, motiva, e stimola altri;
- Comunicare efficacemente proiettando fiducia in sé stessi;
- Suscitare in altri entusiasmo per il proprio progetto in una lingua diversa dalla propria.
Il paradosso: in molti casi queste sfide inconsuete e (apparentemente) “non tecniche” finiscono per essere cruciali perché definiscono chi ha successo professionale e chi no. E questo vale anche per i professionisti che lavorano esclusivamente nel contesto italiano.
L’esigenza, per l’Ordine e la Fondazione degli Ingegneri di Perugia, è di una formazione dedicata allo sviluppo di queste competenze. Abbiamo quindi sviluppato un programma di 5 iniziative incentrato sul metodo del coaching linguistico e rivolto ad ingegneri (meccanici, civili, elettronici, ambientali) che affrontano queste sfide all’estero e nel contesto italiano.
Il metodo di coaching linguistico sviluppato da Angelo Fanelli (Ph.D., University of Florida) è un approccio esperienziale impiegato da anni su base individuale da professionisti, imprenditori, manager che intendono comunicare efficacemente all’estero nei rispettivi contesti professionali.